Viviamo un momento storico molto difficile. Da settimane ormai veniamo letteralmente bombardati dai mass media con notizie che hanno il comune denominatore il coronavirus. Sui social circola di tutto, da appelli più o meno seri e sensati, a teorie complesse e complottiste, da contributi scherzosi a quelli di natura pratica. Questa caotica brodaglia di notizie e fatti nutrono creativamente ma non necessariamente positivamente pensieri e emozioni che sfociano spesso in uno stato poco salutare.
Tutto questo invade la mente e impedisce di vivere con consapevolezza l’istante: pensieri, intenzioni, emozioni e azioni si scoordinano e creano malessere.
Magari alcuni di noi si sentono come lanciati in una realtà surreale e angosciante, altri invece, malcontenti, indifferenti o annoiati si trovano in situazioni e contesti improvvisamente meno frenetici, sperimentando ansia e irrequietezza.
Ma non è detto che debba andare così. Caos e inerzia non ci fermano, il nostro meraviglioso viaggio non si arresta, anzi, e possiamo trovare in noi nonostante il pessimo momento la motivazione e il giusto atteggiamento mentale.
Per far entrare nel mondo di ognuno di noi più calma e lucidità è importante coltivare il pensiero positivo, il vero sentire e ascoltare, la retta pianificazione e azione.
Le dichiarazioni e l’auto-conferma attraverso un dialogo interiore positivo hanno una forte influenza su di noi. Quindi facciamo attenzione ai pensieri negativi che fanno star male.
Le dichiarazioni e l’auto-conferma attraverso un dialogo interiore positivo hanno una forte influenza su di noi. Quindi facciamo attenzione ai pensieri negativi che fanno star male.

Si auto-avverano pure! Al subconscio non importa se i programmi che inserisci sono buoni o cattivi, ma certamente segue il programma più forte. Scegliamo dunque con consapevolezza cosa è meglio pensare e focalizziamo intenzionalmente il pensiero positivo.
Il caos là fuori o l’inerzia percepita non spariranno, ma prendersi cura dei propri pensieri e di conseguenza del proprio atteggiamento è il primo passo per non annegare né in quella brodaglia mediatica e nemmeno nelle proprie identificazioni negative.
Il caos là fuori o l’inerzia percepita non spariranno, ma prendersi cura dei propri pensieri e di conseguenza del proprio atteggiamento è il primo passo per non annegare né in quella brodaglia mediatica e nemmeno nelle proprie identificazioni negative.
«Come si dice: “La felicità è un modo di vedere”.» David Larible